La nuova truffa al Bancomat colpisce chiunque: come ti svuotano il conto in pochi secondi

La nuova truffa al Bancomat colpisce chiunque: come ti svuotano il conto in pochi secondi

Lorenzo Fogli

Dicembre 2, 2025

Davanti a uno sportello automatico, una banconota a terra può sembrare un’occasione fortunata. In realtà, da qualche tempo quella piccola distrazione è diventata una tecnica usata dai truffatori per svuotare conti e raccogliere dati sensibili. Lo scenario è semplice: chi utilizza un bancomat si china, si volta, osserva l’oggetto estraneo e perde di vista la tastiera. In quel breve istante il meccanismo del raggiro si completa.

La variante più diffusa lascia una banconota in vista, nel vano erogazione o sul pavimento vicino al dispositivo. L’obiettivo non è tanto che la vittima raccolga il denaro, quanto che abbassi la guardia. Alle spalle, i malintenzionati sorvegliano la scena e, spesso, registrano la digitazione del PIN con dispositivi ottici o piccole microcamere occultate. Un dettaglio che molti sottovalutano: non serve molta tecnologia per sfruttare la curiosità umana.

La nuova truffa al Bancomat colpisce chiunque: come ti svuotano il conto in pochi secondi
La nuova truffa al Bancomat colpisce chiunque: come ti svuotano il conto in pochi secondi – pardalia.it

I criminali non improvvisano: studiano i comportamenti, i tempi e le abitudini nei luoghi affollati. In alcune varianti lasciano anche istruzioni ingannevoli che spingono l’utente ad allontanarsi dalla postazione, così da poter intervenire sullo sportello senza testimoni. Chi vive in città lo nota spesso nelle ore di punta, quando la fretta riduce l’attenzione e aumenta la probabilità di errore.

Questo tipo di truffa mette in luce come la sicurezza ai bancomat dipenda tanto dal design hardware quanto dal comportamento delle persone. I controlli visivi prima di inserire la carta, la prudenza nel raccogliere oggetti estranei e la consapevolezza dei possibili stratagemmi sono i primi elementi di difesa. È una dinamica che in molte città italiane sta diventando più evidente nella vita quotidiana.

Altri raggiri e come difendersi

Accanto al trucco della banconota, esistono altre tecniche consolidate che gli operatori segnalano con continuità: il skimming, il card trapping e il cash trapping. Nel primo caso viene montato un lettore esterno che clona i dati della striscia magnetica; in altri, un dispositivo blocca la carta dentro lo sportello o impedisce l’erogazione del contante, costringendo la vittima a lasciare la postazione. Queste modalità condividono un elemento comune: sfruttano la mancanza di attenzione o la confusione dell’utente.

Per ridurre il rischio, gli esperti consigliano qualche accorgimento concreto. Prima di avvicinarsi al bancomat è bene ispezionare il lettore e il pannello tastiera, cercando parti allentate o assemblaggi strani. Quando si digita il codice, coprire la mano è una misura semplice e efficace per proteggere il PIN. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la maggiore facilità con cui i dispositivi esterni passano inosservati con giacche e guanti.

Se la carta rimane trattenuta dal distributore, non abbandonare mai il punto: contattare la propria banca attraverso i canali ufficiali e segnalare l’anomalia sono i passi immediati da compiere. Inoltre, controllare periodicamente l’estratto conto e attivare notifiche sulle transazioni aiuta a intercettare movimenti sospetti. Un aspetto che sfugge a molti è l’importanza di non usare numeri di telefono trovati su foglietti attaccati allo sportello: potrebbero essere indirizzi falsi messi dai truffatori.

Adottare questi comportamenti non elimina il rischio, ma lo riduce sensibilmente. Intanto, nelle aree urbane italiane crescono le segnalazioni e gli interventi delle banche per sostituire sportelli sospetti: un segnale concreto della diffusione del fenomeno e di quanto sia necessario restare vigili nella vita quotidiana.