Autunno in Oregon: il gigantesco sorriso nascosto tra gli alberi che illumina la Highway 18 ogni anno

Autunno in Oregon: il gigantesco sorriso nascosto tra gli alberi che illumina la Highway 18 ogni anno

Jessica Pisano

Novembre 25, 2025

Un volto arancione compare ogni autunno lungo una strada secondaria dell’Oregon e attira l’attenzione di chi attraversa la vallata: non è un murale né una scultura, ma il disegno naturale creato da una piantagione di conifere. La faccia sorridente, visibile dalla Highway 18 tra Willamina e Grand Ronde, nasce dal contrasto tra due specie diverse messe a dimora con uno scopo preciso e al tempo stesso semplice. Chi passa nota subito il contrasto di colore: un campo di larici che vira al dorato in autunno incornicia una bocca e due occhi più scuri formati dagli abeti.

La scelta degli alberi risale al 2011, quando il co‑proprietario della Hampton Lumber, David Hampton, e il forestale in pensione Dennis Creel decisero di piantare un mix di specie per valorizzare un’area utilizzata per il raccolto. L’intento iniziale era pratico e visivo: dimostrare che un’area boschiva gestita può risultare gradevole e comunicare una sensazione positiva a chi la attraversa. Nel corso degli anni la scena è diventata nota oltre i confini locali; immagini inviate da visitatori e da clienti all’estero hanno contribuito alla sua viralità, arrivando anche dal Giappone, come raccontano gli interessati.

Un dettaglio che molti sottovalutano è che l’effetto non è permanente: dipende dal cambiamento stagionale del fogliame e dalla cura della piantagione. Chi vive in città lo nota ogni stagione, perché offre un’immediata suggestione visiva senza bisogno di avvicinarsi. Allo stesso tempo, la faccia è diventata un richiamo naturale per chi guida, per gli appassionati di fotografia e per gli operatori forestali interessati a pratiche di gestione del territorio.

Autunno in Oregon: il gigantesco sorriso nascosto tra gli alberi che illumina la Highway 18 ogni anno
Autunno in Oregon: il gigantesco sorriso nascosto tra gli alberi che illumina la Highway 18 ogni anno – pardalia.it

La tecnica botanica dietro il sorriso

Il “volto” è il risultato di una combinazione di specie scelte per caratteristiche opposte: i larici, alberi decidui, diventano dorati in autunno e costituiscono il corpo principale della faccia; gli abeti di Douglas, sempreverdi, formano gli occhi e la bocca grazie al loro colore scuro e alla crescita più densa. Questa differenza fisiologica è al centro dell’effetto visivo: quando gli aghi dei larici cadono o si colorano, emergono i contrasti che definiscono espressione e contorni.

La messa a dimora fu pianificata con strumenti semplici: un paletto segnò il centro, intorno al quale furono disposti gli alberi secondo un disegno predefinito. I protagonisti dello schema non nascondono che la scelta fu in parte sperimentale: «volevamo mostrare che uno spazio aperto dove si lavora può essere anche un luogo di bellezza», hanno raccontato. Il progetto illustra come la gestione forestale possa integrarsi con intenti estetici senza compromettere la funzionalità produttiva del bosco.

Secondo il Servizio Forestale degli Stati Uniti, i larici tendono a perdere gli aghi in autunno per conservare risorse, e questo ciclo è ciò che rende il volto stagionale. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la trasformazione della scena: il sorriso svanisce e poi ritorna, marcando il ritmo delle stagioni. I gestori stimano che gli alberi resisteranno a lungo; quando tra 40 o 50 anni verranno raccolti, sarà un momento previsto nella normale pratica forestale. Intanto la faccia continua a farsi vedere ogni stagione, un segno visivo che collega il paesaggio alla gestione quotidiana del bosco.